Hai un’azienda avviata e stai pensando di ampliare la tua attività proponendo servizi aggiuntivi ai tuoi clienti? Vuoi lanciarti nel mondo imprenditoriale e hai varie idee che non ricadono all’interno di un’unica categoria? Molto probabilmente dovrai associare due codici ATECO alla stessa partita IVA.
In questo articolo vedremo cos’è un codice ATECO, quando servono due o più codici ATECO con stessa partita IVA e come fare per richiederli.
Due codici ATECO per la stessa partita IVA: quando serve?
Partiamo dalla domanda precedente: è possibile avere due codici ATECO per la stessa partita IVA? La risposta, come immaginerai, è affermativa. Non solo è possibile, ma è quasi sempre la scelta migliore e obbligata quando si vogliono portare avanti attività di diverse tipologie.
Infatti, specialmente se sei un libero professionista con partita IVA personale, non è possibile aprire più partite IVA a tuo nome. Una seconda partita IVA si può aprire solamente quando alcune attività secondarie non possono essere svolte come ditta individuale o libero professionista, ma solo come società.
Il caso più frequente, invece, è quello di due o più attività compatibili all’interno di una stessa partita IVA. In tal caso, si associano due o più codici ATECO alla propria partita IVA. Uno di essi dovrà essere impostato come primario e identifica l’attività principale dell’impresa; tutti gli altri verranno considerati come secondari.
Puoi associare due codici ATECO alla stessa partita IVA sia in fase di apertura dell’attività che in un secondo momento, non appena risulterà necessario.
Le motivazioni principali che spingono gli imprenditori ad aggiungere diversi codici ATECO alla propria partita IVA sono un ampliamento dei servizi (ad esempio un fotografo che vuole creare anche materiale grafico, o un fisioterapista che propone anche consulenza formativa) oppure l’avvio della vendita di prodotti online tramite ecommerce, oltre all’attività principale già svolta.
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Cos’è un codice ATECO
Facciamo un ulteriore passo indietro: cos’è il codice ATECO? Si tratta di un codice composto da numeri e punti utilizzato in Italia per classificare le attività economiche svolte da imprese, professionisti e lavoratori autonomi (ad esempio 47.24.20 per il “Commercio al dettaglio di pasticceria e dolciumi”). Questa classificazione è direttamente correlata anche ad alcuni aspetti del trattamento fiscale e contributivo, come il coefficiente di redditività per i professionisti nel regime forfettario o l’iscrizione alla copertura INAIL e all’INPS Gestione artigiani e commercianti. Ogni partita IVA è obbligata ad avere almeno un codice ATECO di riferimento, che viene quindi richiesto fin dal momento dell’apertura dell’attività.
I codici ATECO sono divisi per sezioni, identificate da lettere, che definiscono la categoria più ampia e rendono più semplice l’identificazione.
Ecco l’elenco completo delle categorie ATECO come riportato dal sito dell’ISTAT:
- A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
- B - ATTIVITÀ ESTRATTIVE
- C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
- D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
- E - FORNITURA DI ACQUA; GESTIONE DI RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
- F - COSTRUZIONI
- G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO
- H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
- I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
- J - ATTIVITÀ EDITORIALI, TRASMISSIONI RADIOFONICHE E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI CONTENUTI
- K - TELECOMUNICAZIONI, PROGRAMMAZIONE E CONSULENZA INFORMATICA, INFRASTRUTTURE INFORMATICHE E ALTRE ATTIVITÀ DEI SERVIZI D'INFORMAZIONE
- L - ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE
- M - ATTIVITÀ IMMOBILIARI
- N - ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
- O - ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E DI SERVIZI DI SUPPORTO
- P - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA
- Q - ISTRUZIONE E FORMAZIONE
- R - ATTIVITÀ PER LA SALUTE UMANA E DI ASSISTENZA SOCIALE
- S - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE E DI DIVERTIMENTO
- T - ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
- U - ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO E PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE
- V - ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI E ORGANISMI EXTRATERRITORIALI
Da questa lista è possibile selezionare la categoria principale e, man mano, quelle più specifiche fino a raggiungere la propria categoria con il relativo codice ATECO.
Ad esempio, un negozio di dolci potrà trovare il suo codice ATECO con il seguente percorso:
47.2 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi
47.21 Commercio al dettaglio di frutta e verdura
47.21.0 Commercio al dettaglio di frutta e verdura
47.21.01 Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca
47.21.02 Commercio al dettaglio di frutta e verdura secca e conservata
47.22 Commercio al dettaglio di carne e di prodotti a base di carne
47.22.0 Commercio al dettaglio di carne e di prodotti a base di carne
47.22.00 Commercio al dettaglio di carne e di prodotti a base di carne
47.23 Commercio al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi
47.23.0 Commercio al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi
47.23.00 Commercio al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi
47.24 Commercio al dettaglio di pane, pasticceria e dolciumi
47.24.1 Commercio al dettaglio di pane
47.24.10 Commercio al dettaglio di pane
47.24.2 Commercio al dettaglio di pasticceria e dolciumi
47.24.20 Commercio al dettaglio di pasticceria e dolciumi
Scegliere il nome per un’attività con due o più codici ATECO
Un dubbio che spesso sorge negli imprenditori che hanno una partita IVA con due o più codici ATECO è la scelta del nome. In particolare, i commercianti si chiedono se è possibile avere nomi diversi per una stessa partita IVA, in quanto spesso il nome definisce proprio l’attività che si svolge, la quale può essere anche molto diversa con diversi codici ATECO.
Ad esempio, “Bianchi Digital Agency” va benissimo per un’azienda che offre servizi di comunicazione digitale, ma potrebbe non essere altrettanto efficace per un ecommerce che vende candele fai da te, attività secondaria aperta grazie ad una passione per l’handmade del proprietario.

La bella notizia è che non ci sono limiti alla quantità di nomi commerciali che puoi utilizzare per pubblicizzare i tuoi diversi servizi. Ad esempio, puoi mantenere “Bianchi Digital Agency” per la tua attività principale ma avviare il brand “Sweet dream candles” per il tuo ecommerce.
Non cambia però il nome legale, che è quello registrato per la tua partita IVA e che deve necessariamente comparire su tutti i documenti fiscali come, ad esempio, le fatture.
Vantaggi di avere due codici ATECO con la stessa partita IVA
- Dichiarazione dei redditi semplificata
- Possibilità di sperimentare
- Facilità e flessibilità di gestione
Ci sono vari vantaggi nell’avere due codici ATECO con stessa partita IVA. Ecco i principali.
Dichiarazione dei redditi semplificata
Avendo un’unica partita IVA, e non società diverse per ogni tua idea imprenditoriale, potrai mantenere un’unica contabilità. Ciò ti permette di fare una sola dichiarazione dei redditi, riducendo le possibilità di errore e risparmiando tempo e denaro.
Possibilità di sperimentare
L’aggiunta di un codice ATECO alla tua partita IVA si può fare compilando un semplice modulo da consegnare all’Agenzia delle Entrate. Questo aspetto, e il fatto che si mantenga un’unica contabilità, ti consente di non porre limiti alla tua sperimentazione: puoi testare nuove idee e provare a realizzare sogni di lunga data. Se non dovesse andare bene, sarà sufficiente compilare un secondo modulo per la rimozione del codice ATECO dalla tua partita IVA.
Facilità e flessibilità di gestione
Un cliente ti chiede di aggiungere al lavoro un’attività che non avevi previsto, per la quale hai le competenze richieste ma non avevi mai pensato di poter guadagnare da essa? Nessun problema: ti basta aggiungere il relativo codice ATECO alla tua partita IVA e lavorare in regola fin da subito, senza perdita di tempo.
Svantaggi di avere due codici ATECO con la stessa partita IVA
- Possibili nuovi obblighi contributivi e amministrativi
- Complessità nella gestione del regime forfettario
- Rischio di confusione per i clienti
Accanto ai numerosi vantaggi dell’aggiunta di più codici ATECO alla stessa partita IVA, ci sono anche alcuni svantaggi che è importante conoscere fin da subito per poter prendere le giuste precauzioni e non trovarsi in difficoltà successivamente.
Possibili nuovi obblighi contributivi e amministrativi
Se i diversi codici ATECO appartengono a diverse gestioni INPS, potresti trovarti davanti a nuovi obblighi contributivi e amministrativi. Ad esempio, potresti dover aprire una posizione come artigiano o commerciante e pagare annualmente l’iscrizione alla Camera di Commercio, oppure potresti dover richiedere autorizzazioni specifiche per portare avanti l’attività. In tali casi, molto probabilmente dovrai anche pagare due gestioni INPS separate.
Tutto questo porta indubbiamente ad un maggiore rischio di errori fiscali.
Ti consigliamo di affidarti sempre a un commercialista per evitare spiacevoli sorprese.
Complessità nella gestione del regime forfettario
La bella notizia è che puoi mantenere il regime forfettario pur avendo due o più codici ATECO, ovviamente se rispetti tutti gli altri requisiti necessari per non sforare nel regime ordinario.
È importante però determinare correttamente l’attività prevalente e classificare i ricavi secondo il giusto codice ATECO, per evitare sanzioni e per pagare il giusto importo di contributi e imposte.
Prima di aggiungere nuovi codici ATECO alla tua partita IVA, inoltre, ricordati di verificare con il tuo commercialista eventuali incompatibilità (cosa che solitamente accade solamente con alcune professioni regolamentate).
Rischio di confusione per i clienti
Quando le diverse attività non sono coerenti tra loro (che è spesso il caso quando risulta necessaria l’aggiunta di un nuovo codice ATECO) è ancora più importante lavorare attentamente sulla creazione e sulla comunicazione del brand. Il rischio, altrimenti, è quello di creare confusione nei clienti e trovarsi in difficoltà nel posizionarsi sul mercato.
Spesso, la soluzione migliore è quella di creare diversi nomi commerciali e lavorare su brand diversi.

I passaggi per avere due codici ATECO con la stessa partita IVA
La procedura per avere due codici ATECO con la stessa partita IVA è molto semplice.
1. Apri partita IVA
Se non l’hai ancora fatto, apri la tua partita IVA. Puoi farlo direttamente online tramite la sezione apposita dell’Agenzia delle Entrate oppure recandoti presso uno degli sportelli aperti al cittadino.
Per liberi professionisti e ditte individuali è necessario predisporre il modello “AA9/12 – Richiesta Apertura, variazione e chiusura Partita Iva Persone fisiche”, mentre per soggetti diversi da persone fisiche (ovvero società) è necessario il modello “AA7/10 - Richiesta Apertura, variazione e chiusura Partita Iva Soggetti diversi da persone fisiche”.
2. Comunica i codici ATECO
Se stai aprendo partita IVA, ti verrà richiesto di indicare subito i codici ATECO da associare alla tua attività, specificando quale sarà il primario e quali i secondari. Se invece hai già una partita IVA aperta e vuoi aggiungere uno o più codici ATECO, dovrai compilare lo stesso modello (AA9/12 o AA7/10) specificando che si tratta di una variazione.
3. Gestisci la contabilità in maniera precisa
Non appena comunicato il nuovo codice ATECO, puoi già lavorare in regola. Ricordati che la partita IVA è sempre uguale, e quindi dovrai mantenere un’unica contabilità. È fondamentale però catalogare in maniera chiara le fatture, per associarle al giusto codice ATECO in fase di dichiarazione dei redditi e rispondere in maniera corretta agli obblighi fiscali e contributivi.
Due codici ATECO stessa partita IVA: domande frequenti
Quanti codici ATECO posso avere con la stessa partita IVA?
Non c’è limite al numero di codici ATECO che puoi avere con la stessa partita IVA. Per semplicità di gestione, però, ti consigliamo di non esagerare e di aggiungerne di nuovi solamente dopo aver consolidato l’attività principale.
Posso mantenere il regime forfettario con due o più codici ATECO?
Non solo puoi mantenere il regime forfettario con due o più codici ATECO, ma trattandosi di un’unica partita IVA è obbligatorio mantenere un unico regime fiscale (forfettario o ordinario).
Devo aprire una seconda partita IVA se voglio avviare una nuova attività?
No, non devi aprire una seconda partita IVA se vuoi avviare un’attività secondaria, è sufficiente associare un nuovo codice ATECO alla tua attività.
Posso dare un nome diverso per ogni codice ATECO della mia attività?
Sì, puoi utilizzare vari nomi commerciali per pubblicizzare le tue diverse attività. La tua partita IVA continuerà però a mantenere un unico nome legale, che è quello che deve comparire in tutti i documenti fiscali.





