Questo articolo ha finalità esclusivamente informative. Poiché le leggi e le normative in materia possono cambiare nel tempo, consigliamo di non basarsi soltanto su queste informazioni se si sta valutando l’apertura di un’attività imprenditoriale.Consigliamo di effettuare ricerche approfondite o, meglio ancora, rivolgersi a un professionista qualificato che possa offrire una consulenza per lo svolgimento dell’iter burocratico. Segnaliamo inoltre che il contenuto riguarda soltanto il contesto italiano. Di conseguenza, chi desidera avviare un’attività all’estero, deve fare riferimento alle normative vigenti nel paese in cui essa ha sede legale.
Se stai pensando di trasformare un’idea imprenditoriale in una vera e propria attività, una delle prime cose da fare è scegliere la forma giuridica giusta. La SNC e la SRL possono offrirti approcci e modalità diversi alla gestione d’impresa, ognuno dei quali presenta vantaggi e limiti specifici.
Si tratta di una scelta importante perché incide anche sulla possibilità di attrarre investimenti e riorganizzare la società in futuro. In questo articolo esploreremo insieme le principali differenze tra SNC e SRL, in modo da aiutarti a decidere qual è la struttura che meglio si adatta al tuo progetto aziendale.
Cos’è una SRL?
La Società a Responsabilità Limitata (SRL) è una forma giuridica adatta a chi desidera avviare un’impresa con una struttura solida e organizzata. La caratteristica che la contraddistingue è la protezione del patrimonio personale dei soci, i quali devono rispondere delle obbligazioni della società soltanto fino al capitale versato. In questo modo si riduce il rischio nel caso cui l’azienda contragga dei debiti o abbia problemi finanziari.
La SRL può essere la scelta giusta per imprese di diverse dimensioni (dalle attività più piccole fino a quelle più complesse), offrendo un ottimo equilibrio tra una gestione flessibile e un’organizzazione ben strutturata.
Esistono varie tipologie di SRL, tutte pensate per rispondere a esigenze specifiche:
- SRL unipersonale: è costituita da un solo socio, ma garantisce gli stessi vantaggi per quanto riguarda la responsabilità limitata;
- SRL ordinaria: è una forma adatta a imprese di varie dimensioni. Non presenta limiti in relazione al numero di soci, ma il capitale deve essere superiore a quello minimo richiesto;
- SRL semplificata (SRLS): ideale per i nuovi imprenditori, con una burocrazia più snella e un capitale iniziale tra 1 e 10.000 euro;
- SRL innovativa: pensata specificamente per le startup tecnologiche, con agevolazioni dal punto di vista fiscale e burocratico. Per poterla aprire è necessario investire in ricerca e sviluppo ed essere iscritti alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Cos’è una SNC?
La Società in Nome Collettivo (SNC) è una forma societaria di base per avviare un’impresa insieme ad altri soci, condividendo con essi responsabilità, decisioni aziendali e processi gestionali. Nella SNC i soci rispondono in prima persona e in modo illimitato dei debiti della società: ciò comporta che i soci potrebbero dover utilizzare il proprio patrimonio per coprire le perdite aziendali.
Non è previsto un capitale minimo obbligatorio per costituire una SNC. Tuttavia è consigliabile stabilire un capitale iniziale proporzionato al tipo di attività che si intende svolgere. La società può essere formata da almeno due soci (persone fisiche o giuridiche) e tutti devono partecipare alla gestione, a meno che l’atto costitutivo non preveda una modalità differente. Perciò la SNC è ideale per piccole imprese familiari (ad es. artigianato, negozi fisici o ecommerce) oppure per collaborazioni tra professionisti con un buon livello di fiducia reciproca. Inoltre offre vantaggi quali una costituzione semplificata, minori formalità burocratiche e una gestione più diretta.
Differenza tra SNC e SRL: quali sono gli aspetti più rilevanti?
- Costituzione
- Spese di costituzione
- Capitale sociale
- Tassazione
- Contabilità
- Numero di soci
- Responsabilità dei soci
- Regime amministrativo
1. Costituzione
La costituzione di una SNC richiede una procedura relativamente semplice. Per aprirne una è necessario soltanto far redigere un atto costitutivo da un notaio e iscriversi al Registro delle Imprese. La SRL, invece, prevede un iter più articolato: sono infatti obbligatori un atto notarile, uno statuto dettagliato e una definizione precisa dei ruoli dei vari soci e degli amministratori della società. Inoltre, la SRL deve rispettare specifici requisiti di legge riguardo al capitale, alla denominazione e alla gestione dell’impresa. La SNC è dunque più facile da avviare, ma la SRL garantisce una struttura più solida e definita.
2. Spese di costituzione
La costituzione di una SNC prevede spese iniziali generalmente inferiori rispetto a quelle che si devono affrontare per una SRL. I costi notarili e amministrativi per avviare una SNC sono contenuti perché la struttura societaria è più semplice e di conseguenza non è necessario uno statuto complesso. Per quanto riguarda la SRL, le spese più elevate sono in gran parte dovute all’atto notarile, alla redazione dello statuto, all’iscrizione presso la Camera di Commercio, nonché ad altri adempimenti fiscali e contabili previsti per legge. Bisogna tuttavia tener presente che i costi iniziali della SRL possono essere considerati un investimento utile per avere una maggiore tutela del patrimonio e una gestione più strutturata dell’azienda, specialmente se è possibile che in futuro si aggiungano nuovi soci o l’attività diventi più complessa.
3. Capitale sociale
Un’importante differenza tra SNC e SRL riguarda il capitale sociale. Per costituire una SNC non è previsto un capitale minimo obbligatorio, ovvero i soci possono stabilire liberamente l’importo in base alle esigenze dell’attività e alle proprie capacità. Al contrario, per legge la SRL può essere costituita soltanto con un capitale sociale minimo di 10.000 euro. Tuttavia, è possibile costituire una SRL semplificata con un capitale ridotto, a partire da 1 euro (ma questa forma giuridica è soggetta a limitazioni, dunque è bene verificare se sia adatta alla propria attività). Questa differenza è dovuta alla natura delle due forme di società: se da un lato la SNC offre flessibilità ed è basata su un rapporto di fiducia tra i soci coinvolti, la SRL è impostata per garantire una maggiore solidità economica, che può costituire un aspetto importante in termini di garanzie per i creditori e i finanziatori.
4. Tassazione
Altro aspetto da considerare attentamente quando si scegliere tra SNC e SRL è quello relativo alla fiscalità. Nella SNC non è la società a pagare direttamente le imposte, bensì il reddito viene erogato ai soci, che poi sono obbligati a dichiararlo nella propria dichiarazione dei redditi in base alla quota di partecipazione societaria. Si tratta del cosiddetto principio della “trasparenza fiscale”.
La SRL è invece considerata un soggetto distinto e deve perciò pagare l’IRES (l’imposta sul reddito delle società). I soci possono essere tassati soltanto nel caso in cui dovessero ricevere dei dividendi.
Per questa ragione, la SNC può risultare più conveniente per le attività di piccole dimensioni, mentre la SRL è più adatta alle imprese strutturate o a quelle con profitti elevati.
5. Contabilità
Dal punto di vista della contabilità, la SNC offre il vantaggio di una gestione semplificata che consiste essenzialmente nel mantenere i libri contabili di base e redigere il bilancio esclusivamente se supera alcuni limiti di fatturato.
La SRL è sempre obbligata a tenere una contabilità ordinaria, registrare le operazioni aziendali e redigere il bilancio annuale da depositare presso il Registro delle Imprese. Questa differenza è significativa perché comporta maggiori costi e una gestione più complessa. Tuttavia, come detto in precedenza, la SRL garantisce più trasparenza nel bilancio e affidabilità agli occhi di creditori, investitori ed eventuali partner commerciali.
6. Numero di soci
Per avviare una SNC è necessario che ci siano almeno due soci fondatori. Non è quindi possibile aprire una SNC unipersonale, al contrario della SRL, che può essere fondata anche da un solo socio, fisico o giuridico (SRL unipersonale). Ciò rende la SRL piuttosto flessibile e perciò adatta anche a imprenditori individuali che vogliono godere dei benefici della responsabilità limitata, tutelando il loro patrimonio personale. La SNC è ideale per le imprese familiari o per piccoli gruppi di soci che hanno intenzione di gestire l’attività in modo condiviso.
7. Responsabilità dei soci
La principale differenza tra SNC e SRL riguarda la responsabilità dei soci. Se nella SNC i soci devono rispondere in modo illimitato di eventuali debiti contratti dalla società (anche attingendo al proprio patrimonio personale), nella SRL la responsabilità è per definizione limitata al capitale versato. In altre parole: i soci mettono a rischio soltanto la somma che hanno investito nella società e non i propri beni personali. Questo aspetto è dunque fondamentale nella scelta della forma giuridica da dare alla propria attività.
8. Regime amministrativo
Nella SNC la gestione dell’impresa è solitamente di competenza dei soci stessi, che prendono le decisioni aziendali e amministrano quotidianamente l’attività. Si tratta di una modalità di gestione piuttosto semplice che prevede un alto livello di partecipazione, e che perciò è basata sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca tra i soci.
Avendo una struttura più organizzata, la SRL affida la gestione amministrativa a uno o più amministratori scelti dai soci. Così si crea una distinzione tra i proprietari della società e gli amministratori, il che rende la SRL particolarmente adatta alle imprese di medie e grandi dimensioni oppure a realtà aziendali che hanno bisogno di una gestione più professionale e meglio strutturata.
Somiglianze tra SNC e SRL
1. Struttura e collaborazione tra soci
Sia la SNC che la SRL sono basate sul principio della collaborazione soci. Questi ultimi uniscono le loro competenze e i loro capitali per gestire insieme un’attività economica. Entrambe le forme societarie prevedono una suddivisione ben definita dei ruoli e delle quote di partecipazione, le quali stabiliscono tanto i diritti quanto i doveri di ciascun socio. Questo tipo di impostazione consente una gestione condivisa e favorisce una maggiore stabilità organizzativa rispetto ad altre forme d’impresa, ad esempio la ditta individuale.
2. Personalità giuridica
Sebbene ci siano differenze in termini di responsabilità, la SNC e la SRL sono entrambe considerate società dotate di una propria personalità giuridica sia ai fini fiscali sia amministrativi. Questo significa che la società è un soggetto distinto rispetto ai singoli soci e perciò può stipulare autonomamente contratti e possedere beni. Tuttavia, è bene tener presente che nella SRL questa autonomia è maggiore, poiché la società deve rispondere degli obblighi contrattuali e commerciali esclusivamente con il proprio patrimonio societario. Al contrario, come abbiamo visto in precedenza, nella SNC la responsabilità dei soci è illimitata.
3. Iscrizione al Registro delle Imprese
Per essere in regola e operare in modo adeguato, sia la SNC sia la SRL devono essere iscritte presso il Registro delle Imprese. Questa iscrizione è necessaria per rendere la società legalmente valida e affinché essa sia riconosciuta come un soggetto economico a tutti gli effetti.
4. Atto costitutivo
Entrambe le forme societarie richiedono un atto costitutivo che stabilisce le regole e il funzionamento della società: dal nome alla sede legale, dalle quote di ciascun socio alla modalità di gestione. Nella SRL l’atto costitutivo deve essere redatto da un notaio, mentre nella SNC può essere anche più semplice.
5. Suddivisione degli utili e delle perdite
Gli utili e le perdite vengono suddivisi tra i soci secondo un semplice criterio: le quote di partecipazione stabilite nel momento in cui è stato redatto l’atto costitutivo. Questo principio garantisce una gestione equa e trasparente. Chi ha investito di più oppure ha assunto maggiori responsabilità viene premiato con una quota maggiore di utili. Nella SNC le regole sono tuttavia più flessibili: i soci possono infatti stabilire liberamente come dividere i guadagni o le perdite.
Vantaggi della SNC
La SNC è una delle forme societarie più semplici per avviare un’attività economica con altre persone. È indicata soprattutto per le imprese di piccole dimensioni oppure a gestione familiare. Ecco i principali vantaggi di questa forma giuridica:
- Gestione diretta e flessibilità: i soci partecipano direttamente alle decisioni e alla conduzione dell’attività. Ciò comporta un maggior coinvolgimento e più flessibilità gestionale.
- Costi di costituzione e gestione limitati: le procedure per costituire e gestire l’azienda sono meno complesse rispetto a quelle necessarie per le società di capitali.
- Autonomia organizzativa: i soci hanno la possibilità di definire con più libertà le regole di funzionamento interno e le modalità in cui vengono suddivisi gli utili.
- Rapporto di fiducia tra i soci: la natura giuridica della SNC necessità di un certo grado di fiducia tra i soci che la compongono. Ciò favorisce la collaborazione e permette di prendere decisioni in tempi più rapidi.
- Regime di tassazione: vale il principio della “tassazione per trasparenza”, secondo cui le imposte non vengono pagate direttamente dalla società, ma sui singoli redditi dei soci, in proporzione alle loro quote societarie.
Vantaggi della SRL
La SRL è una forma societaria più strutturata rispetto alla SNC e perciò è ideale per gli imprenditori che desiderano creare un’azienda solida e con potenzialità di crescita. Questi sono i suoi vantaggi più importanti:
- Responsabilità limitata: i soci devono rispondere degli obblighi societari esclusivamente nei limiti del capitale da loro investito, proteggendo in questo modo il proprio patrimonio personale.
- Maggiore affidabilità: banche, fornitori e investitori tendono a considerare la SRL come più affidabile rispetto ad altre forme d’impresa. Questo può aiutare nel caso in cui siano richiesti dei prestiti o si intenda stabilire una collaborazione commerciale.
- Flessibilità: è possibile far entrare nella società nuovi soci o investitori senza dover modificare la struttura societaria.
- Ruoli amministrativi definiti: essendo stabiliti dall’atto costitutivo, i ruoli amministrativi permettono di distinguere in modo chiaro tra la proprietà e la gestione dell’azienda.
- Efficienza fiscale e organizzativa: la tassazione separata tra società e soci (a differenza della SNC) consente di gestire in modo più efficiente le imposte. Inoltre è possibile reinvestire gli utili direttamente nell’attività, senza dover distribuire immediatamente i profitti. Questo può favorire gli investimenti per una crescita più rapida.
Come trasformare una SNC in una SRL
Passare da una Società in nome collettivo (SNC) a una Società a responsabilità limitata (SRL) può essere una scelta strategica molto importante per gli imprenditori che desiderano fornire alla propria azienda una struttura più solida e allo stesso tempo avere una maggiore tutela patrimoniale. Inoltre, se decidi di cambiare forma giuridica alla tua impresa, non devi interrompere l’attività: è possibile effettuare la trasformazione societaria senza soluzione di continuità in termini operativi.
Ecco i principali passaggi da seguire:
- Fai una valutazione preliminare: analizza attentamente la situazione finanziaria della società per assicurarti che la trasformazione sia sostenibile e soprattutto vantaggiosa. In questa fase ti consigliamo di consultare un commercialista, un notaio o un consulente finanziario.
- Richiedi l’approvazione dei soci: per poter effettuare la trasformazione societaria, tutti i soci devono approvarla con decisione unanime, oppure secondo le regole stabilite dall’atto costitutivo.
- Redigi l’atto di trasformazione: l’atto deve essere redatto da un notaio e includere il nuovo statuto della SRL, che definirà capitale sociale, amministratori e diritti dei soci.
- Determina il capitale sociale: per fare il passaggio, è necessario definire prima il capitale della nuova SRL. Ricorda che per legge non può essere inferiore a 10.000 euro, oppure di appena 1 euro nel caso di una SRL semplificata.
- Deposita l’atto e iscrivi l’azienda al Registro delle Imprese: l’ultimo passaggio è quello di depositare l’atto di trasformazione presso la tua Camera di Commercio di riferimento, che si occuperà di aggiornare l’iscrizione della società.
È bene tenere presente che dopo la trasformazione la società manterrà la stessa partita IVA e tutti i rapporti giuridici precedenti, con la differenza che da quel momento in poi offrirà ai soci la responsabilità limitata tipica della SRL.
Differenza tra SNC e SRL: domande frequenti
Cosa sono una SNC e una SRL?
La SNC (Società in nome collettivo) è una forma societaria di base, ideale per avviare un’attività insieme ad altri soci. In questo tipo di struttura, tutti i soci partecipano alla gestione e devono rispondere in modo illimitato degli obblighi finanziari della società, anche attraverso il proprio patrimonio personale. La SRL (Società a responsabilità limitata) è invece una forma societaria più strutturata, pensata appositamente per proteggere il patrimonio dei soci: la responsabilità è infatti limitata al capitale versato inizialmente.
Quali sono le principali differenze tra SNC e SRL?
Le principali differenze tra SNC e SRL riguardano i seguenti aspetti:
- Costituzione: la SNC è più semplice, mentre la SRL richiede un atto notarile, uno statuto e dei ruoli societari definiti.
- Spese di costituzione: sono ridotte nella SNC, più elevate nella SRL per via della maggiore burocrazia.
- Capitale sociale: libero nella SNC, almeno 10.000 euro nella SRL (1 euro per la SRL semplificata).
- Tassazione: regime di trasparenza fiscale per la SNC, IRES separata da pagare per la SRL.
- Contabilità: è semplificata nella SNC, ordinaria nella SRL.
- Numero di soci: devono essere almeno due nella SNC, anche soltanto uno nella SRL.
- Responsabilità dei soci: è illimitata nella SNC, limitata nella SRL.
- Regime amministrativo: la gestione è diretta nella SNC, nella SRL è invece affidata ad amministratori.
È possibile trasformare una SNC in una SRL?
Sì, la legge permette di trasformare una SNC in una SRL senza bisogno di interrompere la propria attività. Per effettuare la trasformazione è necessario uno specifico atto notarile, l’approvazione dei soci e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese. Si tratta di una scelta utile nel caso in cui l’azienda cresca e necessiti di una forma giuridica più solida, ad esempio per attirare nuovi investitori oppure limitare la responsabilità dei soci.





